Le mie Volvo-D

Partire...è un po' morire

Dopo mesi di ricerca ho trovato quel che di più simile si potesse trovare in Italia ad una 86. Purtroppo, esuberanza ed inesperienza mi hanno portato ad un incidente ancor prima di poter completare le modifiche di estetica che avevo in mente. Il rinvenimento di un "cadavere" di 480 da cui attingere per le parti della carrozzeria, mi ha permesso di rimettere in strada quella che sarebbe diventata la AE480.

La AE480 Turbo

Ovviamente la somiglianza era estetica, non prestazionale, ma di sicuro attirava l'attenzione e mi ha dato tante soddisfazioni. Con l'aggiunta di fondo e collarino neri e delle grafiche di rito, posso dire che la resa era più che decente, soprattutto per quanto riguarda un progetto amatoriale. Mi è stato addirittura richiesto di prestarla per un progetto (mai realizzato) di videoclip eurobeat del cantante Fastway.

Come nell'originale

Quasi come fosse spiritualmente legata alla "cugina" della serie, anche la mia AE480 ha avuto diversi problemi: turbine consumate, distribuzioni saltate e serie di valvole da cambiare. Devo ammettere che pur essendo una Volvo, la sua età non le permetteva di resistere senza soffrire al mio modo di usarla.

Il mio post del 21 Ottobre 2011

THE RACE IS OVER: a volte le cose capitano, senza che tu te ne accorga e senza che tu possa intervenire. A volte ti rendi conto dei cambiamenti quando sono già avvenuti e qualcuno ha già deciso per te. A volte sono cambiamenti in positivo e quando riguardano la tua persona danno segno di maturità, di crescita, ma lasciano dentro quell'amaro pazzesco del bambino che hai dentro e che si vede portar via l'ultimo giocattolo d'infanzia. Così, ad una settimana dalla laurea mi sono ritrovato con una Multipla a metano, macchina fenomenale, assolutamente perfetta per le mie necessità di chilometraggio e consumo e soprattutto di carico. Mi sono ritrovato con una Multipla e una sollecitazione: "rottama la Volvo".
Ferma da 9 mesi, con un mozzo anteriore da sistemare per colpa del gutterdriving (e avrei anche il pezzo), con una revisione dell'elettrica da fare e la marmitta da cambiare, costerebbe troppo mantenerla insieme alla nuova, specie per il suo cuore 1.7 Turbo, che di bollo e assicurazione mi chiede ogni volta un sacrificio. Così, a malincuore, la porterò al cimitero. Vi giuro che faccio fatica a non piangere, amo quella macchina, ma ho trent'anni ormai e coi tempi che corrono non posso permettermi di pensare ancora a queste cose senza prima aver trovato stabilità ed indipendenza economica.

Un unico appello, se qualcuno la volesse per sè, gliela regalo, qualsiasi cosa pur di non portarla proprio io al cimitero, qualsiasi cosa pur di non spogliarla e abbandonarla nel piazzale di un'autodemolizione.

Ritorno di fiamma

Dopo l'esperienza con la Multipla (che ancora usiamo in famiglia), mi sono reso conto che ancora mi mancava la sensazione di guida "in prima persona" con un'auto magari non proprio sportiva, ma che si adattasse di più al rapporto che ho sempre avuto con ogni veicolo che ho posseduto...e che purtroppo la Multipla non riusciva a trasmettermi. Ecco perchè ho ricominciato, ecco perchè di nuovo una Volvo.
E come per citare Nakazato, "...I switched to the 32".

La GTR40

E' una Volvo S40 del 2005, 1.8 benzina 122 cavalli alla quale è stata cambiata la griglia frontale con una neutra senza stemma, sono stati cambiati i cerchi con degli Sparco (OZ) Drift (16") e sono state sostituite le scritte posteriori.
Come la AE480 si ispirava alla 86, questa si ispira alla R32 di Nakazato.